Crisi, 2010 nero per l’occupazione nonostante i primi segnali di ripresa

Crisi, 2010 nero per l’occupazione nonostante i primi segnali di ripresa

questa notizia è stata ripresa da “il Tirreno”

L’analisi dell’Irpet che prevede una perdita di 60mila ore lavorate che avrà ripercussioni sull’occupazione, con la situazione dei posti di lavoro in Toscana che si aggraverà ulteriormente. Il Pil regionale perde il 4,7 per cento sul 2008, la produzione segna anche -20%. Nel 2010 la ripresa sarà guidata dall’export: +3,2. Ma per tornare ai livelli precedenti alla crisi serviranno 8-12 anni.

 

«Nel prossimo anno la questione dell’occupazione potrebbe ‘esplodere’ e dal 2008 al 2010 in Toscana si potrebbero perdere complessivamente circa 60 mila ‘monte ore di lavoro’, mentre la spesa per gli ammortizzatori sociali richiederà in tutto un miliardo di euro». Lo ha detto Stefano Casini Benvenuti di Irpet, tracciando oggi a Firenze un bilancio dell’economia toscana a margine della conferenza di fine anno dell’Istituto regionale di programmazione economica. Casini Benvenuti ha spiegato che «questa perdita non equivarrà esattamente a 60 mila posti di lavoro persi ma che il sistema toscano ‘lavora’ con molte meno ore».

Occupazione, ancora tempi bui

Secondo quanto emerso, sul fronte occupazionale la crisi si aggraverà significativamente nel prossimo anno quando si ridurrà il ricorso alla Cig che ha svolto un ruolo molto positivo nel limitare la crescita dei disoccupati. Per l’assessore toscano al bilancio Giuseppe Bertolucci «per la nostra economia vi sono alcuni segnali di ripresa ma per l’occupazione vi sarà una situazione difficile. Può infatti accadere che pur in presenza di ripresa si perderanno ancora più posti di lavoro. L’attenzione della Regione, per gli ammortizzatori sociali e gli aiuti alle imprese, continuerà perchè vogliamo agganciare la ripresa quando questa ci sarà». 

Pil regionale a -4,7/%

Nel 2009 il pil della Toscana segna un calo del 4,7%, il più pesante dopo quello del 1929, ma l’andatura negativa del pil regionale è minore della media nazionale che secondo varie rilevazioni arriva al 5,1%. Nel 2010 il Pil dovrebbe crescere dello 0,6% per aumentare ulteriormente nel 2011 e nel 2012, grazie alla ripresa che mostra i primi segnali sui mercati esteri.

Produzione a picco

Nell’anno in corso sono peggiorate la produzione industriale e il fatturato artigianale che hanno registrato cadute tra il 15 ed il 20%; la spesa per consumi delle famiglie toscane è calata del 2,1%, gli investimenti fissi lordi delle aziende del -14%, la domanda interna è scesa dell’8,6%, mentre le esportazioni sono diminuite del 15,1%.   

Il salvataggio dell’export

Proprio dall’export e dai mercati internazionali, secondo Irpet, arriverà la ripresa e nel 2010 le vendite all’estero cresceranno del 3,2% e del 2,6% nel 2011. Secondo l’Irpet si avvertono a livello internazionale i primi segnali di ripresa anche se i problemi non sono superati e per questo l’istituto ha invitato il mondo economico toscano a «non abbassare la guardia». Come spiegato da Casini Benvenuti «la ripresa futura poggerà soprattutto sulle esportazioni e arriverà dai mercati internazionali, per questo è importante che in questi anni le aziende non muoiano per arrivare al momento di agganciare la ripresa.

La ripresa

Per tornare comunque ai livelli del 2007, l’economia toscana impiegherà 8 anni con settori che ci metteranno ancora di più come alcuni comparti del manifatturiero che ne impiegheranno anche 12». La ripresa dovrebbe estendersi alla maggior parte dei settori produttivi e solo le costruzioni potrebbero restare in una fase difficile anche nel corso del 2010 per riprendere successivamente. In particolare la metalmeccanica, uno dei settori di eccellenza dell’economia toscana, potrebbe uscire con maggiore forza dalla crisi da cui è stata investita nel 2008-2009, mentre sarà più lenta la ripresa del terziario.

scarica il documento integrale dell’IRPET “La ricostruzione dopo la crisi”

 

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".