Linee guida alla scelta dei DPI: mani, braccia, occhi e viso

Linee guida alla scelta dei DPI: mani, braccia, occhi e viso

Fonte: CPT Bergamo e puntosicuro

I dispositivi di protezione delle mani, delle braccia e per la protezione individuale degli occhi e del viso per attività lavorative.

Bergamo, 15 Dic – Si intende dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro.

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCIA
E’ un dispositivo di protezione individuale che protegge la mano, o parte della mano, in modo tale da evitare al portatore lesioni. Se la protezione si estende anche alle braccia esso è anche un dispositivo di protezione delle braccia.

NORMA DI RIFERIMENTO GENERALE: UNI EN 420

SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE

1.    Contro i rischi meccanici (UNI EN 388)

Questo pittogramma indica che il guanto è stato progettato per i rischi meccanici. I numeri che lo accompagnano indicano i livelli ottenuti nelle prove di laboratorio per la protezione contro abrasione, taglio, strappo, perforazione.

Tabella di riferimento relativa ai livelli definiti per i rischi meccanici.
(a) Resistenza all’abrasione
1: tra 100 e 499 cicli
2: tra 500 e 1999 cicli
3: tra 2000 e 7999 cicli
4: da 8000 cicli in poi

(b) Resistenza al taglio
1: tra 1,2 e 2,4
2: tra 2,5 e 4,9
3: tra 5,0 e 9,9
4: tra 10,0 e 19,9
5: da 20,0 in poi

(c) Resistenza allo strappo
1: tra 10 e 24 N
2: tra 25 e 49 N
3: tra 50 e 74 N
4: da 75 N in poi

(d) Resistenza alla perforazione
1: tra 20 e 59 N
2: tra 60 e 99 N
3: tra 100 e 149 N
4: da 150 N in poi

2.    Contro calore e/o fuoco (UNI EN 407)

Questo pittogramma indica che il guanto è stato progettato per i rischi termici. I numeri che lo accompagnano indicano i livelli ottenuti nelle prove di laboratorio per la protezione contro:
·         comport. al fuoco
·         calore per contatto
·         calore convettivo
·         calore radiante
·         piccoli spruzzi di metallo fuso
·         grandi spruzzi di metallo fuso

(a) Comportamento al fuoco

Tempo di persistenza fiamma (S)           Tempo incandescenza   residua (S)
1:<=20                                               nessun requisito
2:<=10                                               <=120
3:<=3                                                 <=25
4:<=2                                                 <=5

(b) Calore per contatto

Temperaturadi contatto °C                  Tempo di soglia (S)
1:100                                               >=15
2:250                                               >=15
3:350                                               >=15
4:500                                               >=15

(c) Calore convettivo

Indice di trasmissione del calore HTI
1:>=4
2:>=7
3:>=10
4:>=18

(d) Calore radiante

Trasmissione del calore t3 (s)
1:>=5
2:>=30
3:>=90
4:>=150

(e) Piccoli spruzzi di metallo fuso

Numero di goccioline
1:>=5
2:>=15
3:>=25
4:>=35

(f) Grandi proiezioni di metallo fuso

Ferro fuso (g)
1:30
2:60
3:120
4:200

3.    Per elettricità statica (UNI EN 388)

Questo pittogramma indica che il guanto è stato progettato perla protezione dall’elettricità statica.

1000 kOhm cm < Resistività volumica < 1000 MOhm cm

Dovrebbero essere utilizzati quando è necessario ridurre al minimo l’accumulo di cariche elettrostatiche dissipandole, evitando così il rischio di incendio. Ad esempio nella manipolazione di sostanze infiammabili e a contatto con vapori infiammabili e nei casi in cui però il rischio di scosse elettriche provenienti da un apparecchio elettrico o da altri elementi sotto tensione non sia stato del tutto eliminato.

4.    Contro i prodotti chimici (UNI EN 374)

Tempo di passaggio misurato in funzione della classe di protezione:
classe 1 > 10 min
classe 2 > 30 min
classe 3 > 60 min
classe 4 > 120 min
classe 5 > 240 min
classe 6 > 480 min

5.    Contro i microrganismi (UNI EN 374)

Tempo di passaggio misurato in funzione della classe di protezione:
classe 1 > 10 min
classe 2 > 30 min
classe 3 > 60 min
classe 4 > 120 min
classe 5 > 240 min
classe 6 > 480 min

6.    Per utilizzatori di seghe a catena portatili (UNI EN 381-7)

Classe di guanto di protezione in funzione della velocità della catena:
classe 0 – velocità catena 16 m/s
classe 1 – velocità catena 20 m/s
classe 2 – velocità catena 24 m/s
classe 3 – velocità catena 28 m/s

MARCATURA ED INFORMAZIONI
Ciascun guanto di protezione deve essere marcato con le seguenti informazioni:

nome, marchio o altro mezzo di identificazione del fabbricante o del suo rappresentante autorizzato;
designazione del guanto ( nome commerciale o codice che consente all’utente di identificare con certezza il prodotto nell’ambito della gamma offerta dal fabbricante/rappresentante autorizzato);
identificazione della taglia
il pittogramma che indica le categorie di pericolo seguite dai livelli di protezione ( vedi allegato)

Protezione individuale degli occhi e del viso per attività lavorative
Tutti tipi di protettori dell’occhio e del viso utilizzati contro i vari pericoli riscontrabili nell’ambiente lavorativo, che potrebbero ledere l’occhio o compromettere la visione.

NORMA DI RIFERIMENTO: UNI 10912 DEL 2000

SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE GENERALI:
·  CLASSIFICAZIONE PER UTILIZZO PREVISTO: all’interno della serie disponibili di norme europee per la protezione dell’occhio in attività lavorative esiste un certo numero di categorie d’uso riferendosi allo scopo, al campo di applicazione e contenuto, che possono essere riparte in tre categorie saldatura, laser, e altri usi.
·  CLASSIFICAZIONE PER FORMA: classificazione in tre categorie principali:
1. OCCHIALI: proteggono gli occhi ed offrono una protezione limitata alle cavità orbitali
2. MASCHERE/OCCHIALI A VISIERA: proteggono gli occhi e le cavità orbitali
3. RIPARI FACCIALI: forniscono protezione sia agli occhi sia al viso

MARCATURA per singola categoria e rischio:
Gli oculari sono marcati in modo distinto dalle montature; la marcatura consiste in una sequenza orizzontale di lettere e numeri sul oculare nel seguente ordine:

numero di scala (solo per i filtri) 3 – 2.5
identificazione del fabbricante -lettera o simbolo X
classe ottica (ad eccezione delle coperture per filtri) 1,2 o 3
simbolo della robustezza incrementata o dell’energia di urto (dove applicabile) S,F,B, A
simbolo della resistenza all’arco elettrico (dove applicabile) 8
simbolo per i materiali fusi/solidi caldi (dove applicabile) 9
simbolo di resistenza ai danni superficiali da particelle fini (dove applicabile) K
simbolo di resistenza all’appannamento (dove applicabile) N

Esempio: 3 – 2,5 X 1 S 9 N

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Alessandro Pratelli

Perito aeronautico, calsse '72. Lavora come redattore tecnico dal 1995 poi fonda AP Publishing. Appassionato di Direttive e norme tecniche. La frase che preferisce? "Se non alzi mai gli occhi, ti sembrerà di essere nel punto più in alto".